Premessa generale: condizioni di innevamento così eccezionali a fine estate non si vedevano da molti anni, con pochi giorni di caldo a giugno e un solo giorno di sole ad agosto sul ghiacciaio Cevedale. Crepacci quasi tutti chiusi. Temperature e clima in generale da fine ottobre più che da fine settembre. Motivati dal riuscire a fare snowkite per 12 mesi consecutivi sulle alpi Italiane, e con una gran voglia di fare snowkite, ci inventiamo questa escursione cercando di renderla il meno stancante possibile nell'avvicinamento, per poterci godere il ghiacciaio. Ne è uscita una delle più belle giornate di skitealp dell'anno, con la soddisfazione di aver percorso tutto il ghiacciaio del Cevedale fin sotto alla cima (sopra il 3600 mt circa di altezza).
Partiamo da Santa Caterina di Valfurva alle 6.15, facendoci trasportare da un servizio jeep locale l'attrezzatura e... le biciclette
In Val Cedec fa freddo (-5 °C), sentiamo un vento scendere da N, e la notte sono scesi circa 5 cm di neve fresca fino a quota 2700 circa. Appunto, l'inverno che arriva (a fine estate). Arriviamo fino alla partenza della teleferica del rifugio Casati, lasciamo lì le bici e carichiamo l'attrezzatura sulla teleferica
Siamo a 2800 mt circa. Saliamo leggeri sul sentiero estivo del Casati, con pochi passaggi su accumuli di neve ventata
Alle 8.10, dopo 50 minuti arriviamo al rifugio Casati (3250 mt), purtroppo immerso nella nebbia. Raffiche di vento di 20-25 nodi. Bella neve con 10 cm di fresca su fondo compatto ma non ghiacciato. Recuperiamo l'attrezzatura ed entriamo nel rifugio per aspettare che le condizioni meteo migliorino.
Dopo un'ora le raffiche si smorzano, ci sono momentanee aperture della visibilità. Conosciamo gli spazi, e allora io e Giuseppe decidiamo di aprire la 6mq e iniziare a girare almeno nel pianoro basso vicino al rifugio.
Non ci vuole molto per spingersi a salire sui pianori più alti, a momenti con visibilità migliore ma procedendo comunque con prudenza e piano. Salendo viviamo momenti di silenzio e concentrazione, vento abbastanza regolare e costante proveniente da N-NE, sembra arrivare dalla Val Martello
Salendo raggiungiamo anche gli unici alpinisti rimasti a dormire al Casati stanotte, partiti mezz'ora prima di noi
Momenti magici...
...e momenti di cautela e attenzione (ma rimaniamo tranquilli perchè le previsioni meteo sono in miglioramento e conosciamo gli spazi)
Il vento sembra lievemente calare, ed ecco anche Luca e Kristian raggiungerci (loro con lo snowboard e vele più grandi).
Tutti quanti ci troviamo a salire fino al pianoro in alto, alle pendici della sella tra la Cima e Monte Cevedale (a quota superiore ai 3600 mt!), e salire come impazziti il più in alto possibile. Arrivano squarci di luce e visibilità, e il paradiso si apre dinnanzi a noi. Io e Giuseppe, con le vele più piccole, facciamo ormai più fatica, Luca sale quasi in verticale!
Io e Luca decidiamo di scendere al rifugio per cambiare le vele, immergendoci talvolta ancora nelle nuvole (il che rende un poco difficoltoso il rientro)
...mentre Luca e Kristian restano in alto e scendono più tardi
Luca si prende qualche rischio... (ma quel crepaccio lo abbiamo visto e "accarezzato" tutti)
Uno sguardo verso la vedretta della Val Cedec
Sono circa le 13, il vento tende sempre più a calare, e le nuvole si diradano gradualmente, pur arrivando sempre a banchi. Io e Giuseppe cambiamo le vele al Casati e risaliamo.
Io perdo un pò tutti perchè risalgo fino a quota 3600 ancora una volta
Raggiungo anche i tre cannoni, e lo sguardo in alto è emozionante
Mentre il vento è ormai poco, solo io e Giuseppe riusciamo a girare con gli sci ancora nei pianori bassi
Sono le 15.30, anche io e Giuseppe ci fermiamo raggiungendo il pianoro davanti al Casati. Il tempo di raccogliere il tutto e caricare sulla teleferica, ed allora foto di gruppo!
Gran Zebru
Val Cedec
Poi giù a piedi verso la teleferica
Siamo stati lassù!
Arrivati sotto, carichiamo le bici e giù ancora!
Arriviamo stanchi ma felici fino a Santa Caterina di Valfurva, che raggiungiamo poco prima delle 18, dopo più di 10 km di discesa!
Ancora una giornata indimenticabile, con una compagnia di amici instancabili e temerari.